Osservò all’improvviso che la sua bellezza si era disfatta e che ora gli faceva male fisicamente come un tumore o come un cancro. Sì, bisognava abbandonare la bellezza in un luogo qualunque; all’angolo di una strada, in un cantuccio suburbano. O abbandonarla nel guardaroba di un ristorante di seconda classe come un vecchio cappotto inservibile
Gabriel García Márquez, occhi di cane azzurro