Quando mi prende la voglia
matta di te
accenderei il motore di quella
moto e via dentro il vento, su
un asfalto duro, volare tagliando
l’aria con te dentro.
Qui in questo presente, un frastuono
negli orecchi, immagini che sfrecciano
e inevitabili mi portano in un abisso
dove desidero sprofondare, inseguo un
fantasma che muta le sue ali di angelo
in pinne di squalo.
Corro, accelero devo ritrovarti, devo
dirti qualcosa prima che quella curva
sinistra addormenti le mie paure, prima
di ogni altro giungere sulle tue labbra,
prima di tutti, l’unico per dirti ti amo.
Vorrei essere una meteora e raggiungerti
fermando questo sogno là dove non c’è
più vento, più rumore, ma solo il tuo amore!
(Mirella Narducci)