Giunto è l’ incontro, avrà fine il
rovistare nei miei sogni, fra poco
la sua maglietta disegnerà i tesori
del suo corpo.
Eccola viene dal suo universo
femminile, mi sento impacciato, già
il suo profumo m’inebria.
Come un morto aspetto di resuscitare,
sognarla sotto la doccia non mi basta
più, ora mi è vicina seduta sulla panchina,
mi turba il silenzio fra noi due, dolce come
una tempesta di margherite.
Schiacciati i sogni mi preparo alla realtà,
le pause fra le parole aumentano, bambola
imbronciata dalle labbra di velluto si lascia
baciare, leggero sapore di fragola mentre le
lingue nella rincorsa più lenta del mondo si
fondono.
Lei chiude gli occhi, in apnea sfugge un lamento
che fa venir voglia di morire lì sulla sua bocca.
Questa notte balzerò sulla luna, mi sdraierò sulla
sua falce argentata e non avrò alcun bisogno di
dormire, per sognare!
(Mirella Narducci)