Nel letto stendo la mano,
c’è un vuoto, così ogni volta,
sei fuggita.
Prima artigli le tue mani,
aggrappate al mio petto,
ora morbidi palmi, silenziosi
hanno lasciato la presa e sei
scivolata via, cucciola randagia.
Abbandonato hai, il tepore sicuro
delle mie braccia, per non so quali
altri nidi e rimango qui solo con
ancora, la fame di te.
Non potrei fermarti, tu sei così
non conosci lacci, cappi neanche
l’ardore ti trattiene, eppur schiava
anche tu, sei dell’amore!!!
(Mirella Narducci)