Sdraiati sulla vostra asciugamano, sotto il sole che spacca le pietre e riscalda la sabbia, difficile non guardare quelle nuvole che, con il vento, correranno sopra di noi, diventeranno sempre più scure, sempre più nere, il vicino d’ombrellone esclamerà, nel pieno della sua innocenza: Ecco il solito temporale estivo!
Ma quel cielo poco avrà di estivo, le nuvole cominceranno a lampeggiare, sull’orizonte del mare, il vento butterà la sabbia negli occhi, le asciugamani abbandonate voleranno lontano, e gli ombrelloni poco fissati, finiranno sulla strada, dal caldo torrido in meno di cinque minuti l’aria congelerà lentamente l’acqua, e all’orizonte scenderanno le nuvole in mare, un grande vortice impetuoso alzerà l’acqua spingendola verso la riva, mentre la pioggia cadrà sul paesaggio senza guardare in faccia nessuno, l’estate sarà così, dove a venezia pattineranno nei canali, mentre in sicilia si toccheranno i meno quindici gradi, la francia sarà un paesaggio da inverno post nucleare, mentre nel resto dell’europa la pioggia ucciderà centinaia e centinaia di persone.
Quelle nuvole, quel freddo, che avvolgerà il cielo nascondendo il sole, ti faranno credere che è tutto normale, che è solo un cambiamento che avviene ogni mille anni, ma non diranno mai, che ciò che i tuoi occhi stanno guardando durerà per molti, molti anni, le tue vacanze salterannò per via del brutto tempo, ma alla fine sarà solo l’abborto di ciò che avete voluto, restando fermi a pensare all’ultimo cellulare da comprare, restando fermi, a guardare gli ultimi vestiti usciti, la causa del vostro stare fermi a postare gli ultimi uragani che distruggono parti dell’Italia e del resto del mondo, stare fermi, senza fare nulla, senza tirare fuori il vero essere umano, che, invece di proteggere la sua vera madre, sarà affascinato da come quella stessa madre distruggerà tutti noi.
Uno per uno!
(Ejay Ivan Lac)