Torno all’infanzia, tra i colori di
un agrumeto.
Gioiosa sempre in bilico su un
muro, intenta nei giochi mi
confondevo in popoli di alberi,
animali, nei regni della fantasia.
Ascoltavo non so quale voce,
forse una fata e a chi mi parlava
e interrompeva il sogno, dicevo
sempre:No!
Vivevo nella leggenda, avevo
cancellato la realtà, nel mondo
fanciullo volevo rimanere perché
avevo sentore che uscita dal cerchio
magico mi aspettava la donna e quelle
mie figlie di pezza sarebbero state
dimenticate, come i nidi fra gli alberi
e tutto avrebbe avuto una vita e una
morte.
Sono fuggita come Peter Pan, dall’isola
che non c’è,lei è rimasta nel libro di fole
per raccontare, di chi non può tornare:
La gioventù.
(Mirella Narducci)
2 commenti
Intensamente nostalgica e…come sempre bellissima!
Conosci qualcuno che ci possa prestare la macchina del tempo? 🙂
E’ meglio di no Vincenzo non sarebbe mai come prima per tanti fattori…..accontentiamoci dei ricordi ciao alla prossima!!