Se andrai via, sarà come uccidermi lentamente, so che potrei morire, saranno quei giorni in cui mi sentirò vuoto, senza esistenza, perchè se il mio cuore aveva cominciato a battere era grazie ai tuoi occhi, e valcherò nuovamente il buio, dove non si vede nulla e rimangono le parole e le voci che vorrei sentire, sentirò la pelle fredda, sentirò il mio corpo ammattire, non dormirei, non mangerei, diventerei pesante.
In una di quelle notti potrei scriverti una lettera, di carta, non la spedirei, ma camminerei nella notte, e lasciando quelle parole davanti casa tua, la mano tremerà perchè la mia anima avrà voglia di citofonarti, e sentire almeno la tua voce, mentre mi allontano verso casa, sarà il percorso più lungo che abbia mai fatto, mentre le lacrime brucieranno il mio viso, e mi chiederò, cosa ho fatto di male, per sentire questo dolore? stringendo i pugni fuori dalle tasche, pelle congelata dal freddo, mentre tutti si scaldano io diventerò ghiaccio, i pensieri mi porteranno a te, mentre immagino di stringerti per non farti andare via, per non farti allontanare, immaginando quanto potrebbe fare male risentire il tuo corpo morbido tra le dita, mentre il peso di te si allontana, lasciando scivolare la stoffa sui palmi della mia mano, orribile visione, di qualcosa di già visto, mentre la tua sagoma si allontana,
calda,
lasciandomi qui,
nel buio,
nel freddo……
Solo se andrai via, potrei sentirmi così, perso, parole che scrivo, che per te potrebbero non avere senso, ma che per me, sono fredde come lame d’argento, chiudendo e aprendo gli occhi di continuo, nella speranza di aver fatto solo un brutto e fottuto incubo!
(Ejay Ivan Lac)
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Questa l’ho dedicata alla donna che amo