Sai quella corda che ti stringe la pancia, e ti fa mancare il respiro? quella corda che stringe quando pensi ai suoi occhi e alle sue espressioni, ti prende e ferma il sangue, ti fa sentire così, impossibilitato di dormire, ti fa girare nel letto e nei pensieri, cosa fa ora? con chi è? cosa dice? cosa pensa? è un viaggio martellante, che ti riempie di sensazioni forti, consapevole che, per allentare questa stretta c’è bisogno della sua presenza, basta anche una carezza per far sciogliere quella sofferenza, che mischia la bellezza dell’emozione con la tristezza del suo silenzio, di quella notte che fa rumore, soffoca il respiro, quella corda che stringe l’intestino.
Ad ogni messaggio inviato stringe, ad ogni silenzio stringe, ad ogni incertezza, stringe, e non sai come fare per tornare a respirare.
(Ejay Ivan Lac)