Ora che è in calo, il risultato,
ogni leader è preoccupato,
e si accorge solo ora,
che oramai è passata l’ora.
Grandi promesse, grandi proposte,
ma è finito il tempo delle “caste”.
Quello che prima era demonizzato,
ora è ambito come alleato:
bambini che seguitano a giocare,
viziati, non vogliono mollare.
Un uomo “bianco” oggi va via,
stanco di tanta ipocrisia,
di un mondo che soddisfa la sua sete,
solo con il potere e ha perso la fede.
Una rivoluzione,
una rivoluzione gentile,
è quello che ci vuole,
ripulire ogni piazza, ogni cortile,
via nella spazzatura,
tutto ciò che nuoce alla natura,
al popolo e ad ogni creatura.
Largo ai giovani, più puri e onesti,
per riparare i tanti disastri,
e far si che questa Italia nostra,
come la primavera rinasca,
rigogliosa, forte e gagliarda,
unica, seducente, maliarda!