“Io dipingo esattamente come altri scriverebbero la loro autobiografia. Le mie tele, finite o non finite, sono come le pagine del mio diario, e sono valide in quanto tali. Il futuro sceglierà le pagine che preferisce. Non sta a me scegliere. Ho l’impressione che il tempo passi sempre più rapidamente. Io sono come un fiume che scorre, trascinando con sé gli alberi sradicati dalla corrente, i cani morti, rifiuti di ogni tipo e i miasmi che ne emanano. Raccolgo tutte queste cose e vado avanti. È il movimento della pittura quello che mi interessa, l’attenzione drammatica insita nel passare da una visione all’altra, anche quando il tentativo non è portato a fondo. Per alcune delle mie tele, posso dire che esso ha avuto davvero successo, che ha trovato tutta la sua potenza, poiché sono riuscito a fissarne l’immagine nell’eternità. Ho sempre meno tempo, e sempre più da dire. Sono arrivato a un punto in cui il movimento del mio pensiero mi interessa di più del mio pensiero stesso.”
PABLO PICASSO