Cammino mille volte al giorno sopra l’aria del mio destino, alle volte è fredda, altre è calda, si circonda di parole che ti guardano, assapora quel che senti e lo disegna nei contorni dei miei occhi, cammino mille volte al giorno, guardando il cielo che si allarga scrivendo quelle parole che dentro di me, affondano, e per paura, non salgono mai a galla, restano la, come i miei sorrisi, come i miei sogni incisi, come le mie mani che vorrebberò dire, ma restano chiuse.
Cammino mille volte al giorno sopra l’aria del mio destino, e cerco ogni giorno di non cadere, ma dimostrare che io posso arrivare dove voglio, anche senza il mondo.
(Ejay Ivan Lac)