Vieni qui, non tremare, lascia che ti racconto all’orecchio quel che ti farei stasera, tanto fuori non c’è nulla di interessante, è buio, fa freddo, ed io ho un modo per scaldarti il sangue, come la neve fuori i miei baci saranno uguali, si poggeranno sopra la tua pelle e si scioglieranno dentro di te, non saranno freddi, ma caldi, ho voglia di spogliarti, ho voglia di toccare il tuo corpo senza vestiti, senza il peso dei tuoi giorni e delle parole che ti infastidiscono ogni volta che esci per strada, parole che la gente dice prive di senso.
Ti bacerò sul tuo collo, sul tuo seno, ti leccherò i capezzoli facendoti respirare profondamente, chiudi i tuoi occhi e ascolta il calore delle mie parole, rilassati vicino a me, baciami e sentimi dentro il percorso del tuo sangue, staccherò quella rosa dal vaso, e quando sarai completamente nuda, la passerò sopra ogni parte della tua pelle, come una carezza d’aria, sopra di te, scendo su la tua pancia, e se allarghi un po le gambe, la rosa bacierà le tue parti nascoste, delicatamente, come un piccolo soffio di vento sull’erba, due profumi differenti che si incrociano.
Sarai bellisisma sotto la luce della finestra che illumina la stanza, buia, e quando la rosa avrà finito di accarezzarti, io ti prenderò e ti farò mia, voglio possederti e annusare il profumo che quei petali hanno lasciato sopra di te, e non sarò come gli altri che ti usano e ti buttano, prenderò ogni parte di te, ma io ti darò ogni parte della mia anima, stanotte, non ti lascerò sola, stanotte staremo bene insieme e il mondo fuori sarà solo una vecchia storia.
(Ejay Ivan Lac)