…Lei descriveva la sua vita come una fantastica avventura, un libro bello e tempestoso…io descrivevo la mia vita come uno scialbo articolo, come cronaca buttata giù frettolosamente…senza colori, senza particolari effetti di luce, era questo che le invidiavo, lei sapeva vivere, vivere di sguardi, di baci ,di promesse…e anche se a volte tutto questo le faceva male e la vedevo piangere mentre mi raccontava le sue intricate storie capivo che era questo che la faceva vivere…era il suo odio e il suo amore anche se a volte anche lei, nelle profondità dell’anima invediava il mio quieto e piatto pensare, il mio vivere un pò indifferente, il mio fare problematico ma distaccato…il mio freddo giornale monografico…
Lei viveva..
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