Lo sai? forse sarò uno stupido ma, a distanza di tempo, guardo ancora le tue foto come se fosse la prima volta, quella sensazione di averti già vista da tempo, nelle mie fantasie, nei miei pensieri e magie, sai, ancora rileggo nella notte quello che ci siamo scritti, specie quando il mondo e triste e piove, come ora la fuori, scorro le nostre lunghe conversazioni, le nostre fantasie, i nostri pensieri, rileggo quei sentimenti confessati, tremando, nel letto, la paura di esprimermi, quella sensazione viva e amara di sbagliare tutto, ma poi, con le tue risposte tutto tornava piacevole e rilassante, e mi dicevo a me stesso di andare piano, perchè le sofferenze passate mi hanno lacerato, graffi, dove il sangue scivola via dalla pelle, il suo picchiettio sul pavimento si confonde con il gridare della pioggia su l’asfalto, il tetto e le finestre, ma con te tutto era diverso, ed ora non c’è più niente.
Sai che, ancora adesso, la mia mente mi riporta alla tua voce, i miei occhi su tutto quello che scrivi, e alle volte ti sogno, ma resto in silenzio, anche se la mattina sono tranquillo perchè i miei sogni sono vivi e accesi, è come se ti vedessi davvero, ed ogni volta che lo sguardo cade sulla tua immagine, il mondo dietro si zittisce, e il cuore comincia a scaldarsi, è una brutta sensazione ma allo stesso tempo una bellissima vibrazione, vederti sorridere mi piace, ma sapere che non sono io a disegnare quel sorriso mi fa tremare, di solitudine, di nostalgia, di delusione.
Avrei voluto che le cose fossero andate diversamente, anche se io sono ancora predisposto a farlo, ma nulla è come la prima volta, vedo intorno a me migliaia di occhi, di mondi, ma nessuno di essi, per quanto possano essere belli, mi fa battere il cuore, possono essere speciali per qualcun altro, ma non saranno mai come gli occhi che ho cercato per tutta una vita, quelli che speri sempre di trovare primo o poi, quelli che, si materializano davanti al tuo percorso, uscendo dai nostri sogni, quella voce che ti aspettavi di sentire da tempo, sei quell’anima che, quando la sfiori ha quel sapore tanto atteso, quella persona complessa che ha bisogno di essere guidata, con la forza, con l’amore e con la sincerità, la creatura che non ti vergogni a portare in giro, sei quella persona che ama il tempo e la vita senza guardare il futuro da vicino.
Anche ora che sei lontana, mi accorgo che sei ancora il sogno che mi porto dentro da tempo, mi accorgo che, anche se sei ancora davanti a me, mi manchi più dell’acqua, più del sole e della luna, sono solo senza te, ma se hai paura di tutto questo, allora me ne starò in silenzio, accontentandomi di vederti sorridere, e di vederti scrivere.
E mentre fuori la pioggia ha smesso di gridare ritorno nel mio letto, chiudo gli occhi, e comincerò a sognare.
(Ejay Ivan Lac)