Non me la tolgo più dagli occhi
più la rivedo e più mi turba
violata libertà
calpestata innocenza
porta una data
11 settembre 2001.
La guardo in faccia la paura
l’allontano
cerco fra quelle polveri
che soffocano
il grido disperato
della parola, Pace.
Negli schianti
e infuocati tralicci
smunti volti sparuti
come fantasmi
vagano distrutti
la pace ha il loro volto
e tra tutte le grida
è quella non udita
gettata sotto i detriti
calpestata
affianca i morenti
innocenti di quel tragico giorno
flebile lamento
come una preghiera, sale
nel cielo azzurro
Pace!
Pace per gli uomini
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