Guerriero tu, eroe del mio eros, forte prepotente hai inventato per me il gioco dei desideri, hai mischiato le carte e furbo baro, vincevi sempre tu. Ti guardavo, sapevo di perdere, i miei occhi vedevano le tue labbra schiudersi lentamente, disegnavo il tuo volto con le dita, pagavo il mio pegno. Perdo….ma la mia vittoria sei tu, i trofei, i tuoi sorrisi, le tue carezze, i tuoi sogni. Sei in un gioco intrappolato, senza soluzione, più pago il mio riscatto e più sei schiavo del mio amore.