«Stella. Solo il suo nome mi ha rimesso in moto il sangue, sotto la pelle.
Ancor prima che il cervello fosse operativo, ha dato al cuore il preciso ordine di pompare e di farlo scorrere placido nelle vene.
No. Questa mattina, il cuore mio non è soltanto un muscolo. Stella è di nuovo in circolo, non è andata via da quel buco sulle labbra che credevo ormai scomparso. Fluttua leggera da qualche parte nel fiume di sangue che scorre nel letto delle mie vene tra argini e rive di carne, pelle, ossa e pensieri.
È ancora qui, tra le pareti di questa casa, tra le mura di questa città. Basterà soltanto cercarla».
Giuliano Sangiorgi, Lo spacciatore di carne