Mi chiese ieri notte la luna (Cosa hai?) ed io risposi timidamente che non avevo nulla, anche se dentro di me tutto si confondeva, occhi, parole, sguardi, varie persone, vari battiti del cuore che si fondevano, e non riuscire a capire quale sia il cuore di chi, lei aggiunse (Dimmi cos’hai, posso aiutarti) io dissi che nessuno poteva aiutarmi, che la mia mente non ascolta parole altrui, ma ascolta solo il suo pensiero, quello che non riesci a risolvere, quello che nasconde tutto ciò che hai di buono intorno, ma lei insisteva chiedendomi (Come pensi di dormire tranquillo, se con la tua mente complichi la tua vita?) gli dissi che non pensavo, che lasciavo andare le mie sensazioni, gli dissi che avevo un gioiello tra le mani, ma che ora è scivolato via, dissi che avrei voluto una famiglia migliore, ma che invece, quelle cose accadono solo nei film, dissi, che l’unica cosa a farmi sorridere, è la mia musica e la mia fantasia, che, nonostante cerchi di amare qualcuno, quel qualcuno non si vuole fidare di me, della mia sincerità, della mia purezza, e della sua vita (Tu sei un’anima complessa, hai mille difetti, la tua vita non ti sorride, ma tu devi sorridere a te stesso, anche se ti guardi allo specchio e vedi le lacrime scendere, non dagli occhi, ma dalla tua anima, ma tu, devi continuare a sorridere, perchè il mondo gira veloce, e tu, resti fermo, e rimani indietro a quale scopo?) guardai la luna, e gli sorrisi, (Grazie meraviglia, prometto che ora cercherò di dormire)
(Ejay Ivan Lac)