“E poi perché ci aveva tenuto a confidarmi che si sentiva agitata quando si avvicinava il suo compleanno?
Ricordava la sua infanzia e in quel giorno le era concesso un po’ tutto. I suoi desideri potevano esaudirsi in quella serie infinita di oggetti che avrebbe richiesto, come regalo, ai suoi genitori. Il regalo più grande era, però, quello del tempo che passava: lei voleva diventare presto una donna.
Oggi, nessun oggetto avrebbe colmato la sua insofferenza e il trascorrere del tempo aumentava la sua ansia nel mostrarsi, nel sedurre, nel sapersi ancora donna…”