L’infinito è un’astrazione.
Non conosciamo alcuna entità fisica infinita.
L’universo non è infinito.
Anzi è uno degli universi.
E poi di infiniti ve ne sono di varie grandezze.
L’insieme dei numeri interi è infinito.
L’insieme dei numeri reali è infinito.
Ma i due insiemi hanno diverse grandezze.
Se potessimo misurarci con qualcosa
d’infinito, saremmo infiniti anche noi.
Però l’infinito suscita la fantasia.
Solo perchè abbiamo a che fare con cose finite.
Ma questa è una condizione di comodità.
La finitezza dà sicurezza.
Anche perchè , e qui sta il bello, le cose
finite sono quasi infinite.
E poi le cose finite hanno un nome
Sono lì sempre disponibili,
si possono toccare.
Ma c’è un ambito dove l’infinito può
applicarsi: la fantasia.
Con la fantasia possiamo spaziare.
Grande opportunità per l’umanità.
Grande occasione per lo spirito
che non è materiale ed ha la grande fortuna
di non essere misurabile.
L’infinito non dovrebbe essere disponibile.
Farebbe solo tremare i polsi.
Farebbe trascendere i sensi.
Non avremmo la nozione di un inizio e di una fine.
E poi dovremmo far coesistere l’infinito ed il finito.
No è una gran complicazione.
Meglio che rimanga un’astrazione.
by myself – 5/05/12 at 21:00