Sono qui in questo buio a me famigliare nella mia camera, un lieve bagliore segnala la presenza discreta di una luce. Fioca disegna sul muro ali di di falena che sbattono fiduciose verso la luce. Come lei mi lascio guidare dall’istinto, impavido il mio cuore vola oltre la paura e si avvicina testarda come lei attratta dalla luce, dal calore. I miei sensi mi guidano sorda al naturale orientamento, cerco la morte nel fuoco, cieca come la falena mi spingo verso la passione, mi accosto poi mi allontano attenta a non bruciarmi l’ali. A salvarmi viene in mio soccorso il sonno, nel silenzio trovo la pace e spenta la fiammella anche la notturna farfalla trova la sua calma e più non svolazza nella stanza, immobile aspetta con l’alba il mutamento di demone, stanca ormai di tormentarmi, mi concede il riposo.
(Mirella Narducci)