Sorseggi la tua birra, davanti alla tv, magari da solo, magari con gli amici, affascinato da quei ragazzi che inseguono un pallone, contro altri ragazzi che cercano di sottrarlo, gli stessi ragazzi che hanno tra le mani centinaia di banconote, che vengono usate per comprarsi ville, macchine, gioielli, banconote che vengono usate per mangiare ogni sera in un bel ristorante di lusso, quei ristoranti che tu puoi guardare solo dal fuori, e mentre loro sorridono e fanno un goal, tu sei a casa che li guardi, per non pensare a domani, quel giorno così faticoso, senza lavoro, senza soldi, uno di quei giorni dove a casa mangerai le stesse cose, contate, perchè dovrai stare attento a non spendere troppo per fare la spesa, ma pensa che, se anche tu tirassi calci ad un pallone, potresti anche non comprare nulla, basta andare in un ristorante, loro lo fanno, e sei tu che gli permetti di riempirsi la pancia, con i tuoi abbonamenti allo stadio, alla pay per view, magliette e gadget.
Il mondo del pallone, lo stesso pallone costruito da bambini poveri, lo stesso pallone che potrebbe sfamare una nazione intera, che potrebbe costruire centinaia di posti di lavoro per chi muore di freddo in casa, d’inverno, lo stesso pallone che ti farebbe la benzina senza problemi, che ti permetterebbe di fare la spesa ogni volta che vuoi, uno sport troppo ricco per essere un divertimento, uno sport che ha ucciso 40.000 randagi per fare bella figura davanti al mondo, sporcando le mani di sangue, uno sport fatto di menzogne, di inganni, truffe e scommesse, con i soldi sotto banco, con gli accordi migliardari, e tu continui a tifare, a guardare, mentre il mondo intorno a te ti lascia senza cibo, loro continueranno a tirare calci a quel pallone, ricco e dorato di falsità, che solo distruggendolo potrebbe ridare a tutti voi quelle banconote rubate, e un sorriso a chi più ne ha bisogno.
(Ejay Ivan Lac)