Quando avrai sfogato tutta la rabbia, ed avrai scosso i rami della mia malinconia agitandoli, carichi di sofferenza dove l’apatia s’insinua, si scrolleranno con la tua furia, del loro pesante fardello. Mi libererò… ogni tuo insulto mi desterà e proverò a sentire il sapore della verità, ti cercherò fino alla fine di ogni orizzonte morendo insieme al sole e se nascere come tu mi vuoi mi farà trovare i tuoi occhi, allora vorrò morire ancora, ancora, ancora….. Non voglio più essere il bersaglio della tua disperazione, se non ti merito lasciami scivolare in quel baratro buio e freddo, dove potrò guardare in alto verso la luce dove sei tu, aspetterò come sempre in silenzio, all’anima mia muta, basterà il tuo perdono!!
(Mirella Narducci)