“Non c’è forse più grande tenerezza di quella spontanea che dona i colori del sole anche a quegli angoli che il sole dimentica, a quegli anfratti del silenzio pietrificato, fatto di indifferenza e frettoloso andare… piccoli soli in petali che si accendono negli interstizi in ombra fra i passi ed i muri.
Più vitale la vita appare, e coraggiosa, dove non ci si aspetta che nasca e viva, contendendo alle pietre e all’asfalto un residuo di terra portata dal vento, aprendosi in piccoli sorrisi di colore da regalare a chi ha occhi e cuore per voler vedere…
Più generosa appare quella vita che offre spontanea voce ed inatteso canto a solitudini tinte del grigiore di fredda pietra, che tende delicata le sue mani di colore in petali a carezzare abbandono ed incuria, che ingentilisce spigoli e povertà di luce.
Anche questa è la voce della vita ed anche questo è amore…fare dono di sé là dove anche l’idea di ricevere un dono è ormai dimenticata…fare dono di sé senza contropartita e senza attendersi altro che di poter donare…”
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