Mentono quelli che dissero ch’io persi la luna, quelli che profetizzarono il mio avvenire d’arena, affermaron tante cose con lingue fredde: vollero proibire il fior dell’universo. «Più non canterà l’ambra ribelle della sirena, non ha che popolo.» E masticavan le lor carte incessanti patrocinando l’oblio per la mia chitarra. Io gli gettai negli occhi le lance abbacinanti del nostro amore che penetravano il tuo cuore e il mio, reclamai il gelsomino che lasciavan le tue orme, mi persi di notte senza luce sotto le tue palpebre e quando la chiarità mi avvolse nacqui di nuovo, padrone della mia tenebra stessa.
Pablo Neruda, Poesie d’Amore
1 commento
Potreste indicare che è mia l’illustrazione che avete usato?