È cauta, guardinga come al suo solito. Scruta a destra, sbircia a sinistra, sa che deve prendere una decisione delicata, in pochi secondi. Alla fine si affida all’istinto. È il momento
giusto, le dice il cuore. «Ok. Vado!» grida a se stessa baldanzosa. Quello è il momento che la signora riccio ha scelto per attraversare la trafficata statale. Ahi lei: sguish!
Splat! Il momento era quello sbagliato. In quell’istante, inesorabile, passava una betoniera.
Così Mamma Riccio, ogni mamma riccio che abbia o meno conquistato la posizione eretta, un posto di lavoro, magari anche l’aiuto di una Tata, si affida al cuore per prendere le decisioni più importanti. Si butta quando si tratta di proporre come merce di scambio una gita in bicicletta con sosta dal gelataio più affollato della città; il tutto, ovviamente, alle cinque
del pomeriggio del 15 di luglio. Ma ogni sacrificio è sacrosanto, pur di far smettere il martellante capriccio della piccola strega che pretende lo smalto «fuxian», come dice lei, insomma quello abbacinante. Cosa c’è di male? L’ha visto alla sua amichetta.
Anche davanti a un «No» ragionevole per ogni essere umano sopra i cinque anni, ogni volta, Mamma Riccio ha la sensazione di aver preso la decisione sbagliata. Anche quel premio non dovuto, quel gelato che le costerà un attraversamento del Sahara cittadino, le suona fuori posto. La Mamma
Chioccia di una volta, quella che lei credeva di poter diventare, ingenua, ai primi passi nel mondo della maternità, avrebbe preso la bambina petulante da parte, se la sarebbe seduta sulle ginocchia, le avrebbe dedicato una buona mezz’ora di racconti, di favole, di frasi dolci, di ragionamenti adamantini, e il capriccio sarebbe finito nel nulla da cui era esploso. Oppure avrebbe potuto indossare il manto striato
della Mamma Tigre di recente fattura, chiudere la bambina fuori dalla porta di casa, magari nel cortile piastrellato con temperatura reale intorno ai 55 gradi, percepita vicina ai 70, e avrebbe ricondotto la creatura a più miti consigli, senza
troppe perdite di tempo. Ma lei no, lei è Mamma Riccio. Una è sempre la sua certezza. Ha agito con il cuore. Al massimo con l’istinto. E ogni volta ha la cristallina sensazione di aver preso la decisione sbagliata.
Ecco perché quando i risultati, oltre a non essere quelli sperati, vanno persino nella direzione opposta, arriva subdolo, subitaneo e onnipresente il senso di colpa. […]
Come scoprire davvero a quale specie zoologica di madre si appartiene?
Artigli, piume o aculei? Ecco l’infallibile, si fa per dire, test.
Tigre, chioccia o riccio?
1) Il cucciolo torna con un sette in pagella. Gli dite:
Bravo, perché hai fatto del tuo meglio. (A)
Chiuditi in camera a studiare fino a quando non ottieni dieci. (B)
2) Per il compleanno del padre la piccola di sei anni prepara
uno scarabocchio colorato: «Auguri papà!»:
Glielo strappate chiedendo qualcosa di più originale. (A)
Lo appendete al frigorifero per farlo vedere al papà. (B)
3) Avete bisogno di una baby-sitter per i vostri figli:
Ne cercate una che parli inglese e suoni il pianoforte. (A)
Puntate su quella che ha già esperienza con i bambini. (B)
4) Il bambino di quattro anni non vuole mettere i vestiti che gli proponete: per protesta, esce in giardino in pigiama. Ed è gennaio:
Lo tirate dentro di fretta. (A)
Lo lasciate fuori fino a che non diventa violaceo. Solo allora intavolate trattative. (B)
5) C’è da scegliere uno sport da far fare a vostro figlio/a:
Ne preferite uno che preveda a fine anno una competizione, con tanto di medaglia. (A)
Puntate su un’attività che lo diverta. (B)
6) La migliore amica di vostra figlia la invita a un pigiama party. Pensate:
Come controllare che finisca tutti i compiti? (A)
Una serata di libertà per me e mio marito! (B)
7) Vostro figlio/a riceve sonori applausi al saggio di pianoforte:
Ne siete felice ma non glielo date a vedere. (A)
Correte ad abbracciarlo e, davanti a tutti, gli annunciate il premio che vi chiede da tempo. (B)
8 ) Il ragazzo studia ed è un bravo atleta. Ma un giorno ha un
vivace disaccordo con l’insegnante o l’allenatore. Gli dite:
L’autorità di un adulto non si discute, a prescindere. (A)
Come si permette? Andrò a parlare io con l’insegnante. (B)
9) Il primo concerto di vostra figlia, promettente violinista, è alle porte. Lei è stanca, si è impegnata duramente, sta rallentando il ritmo. Per spronarla:
Tappezzate casa con dei bigliettini promemoria in cui le ricordate come eseguire al meglio i passaggi più difficili. (A)
La invitate a trascorrere un pomeriggio di shopping, o al cinema, con pizza e gelato finale. (B)
10) C’è da scegliere il liceo. Il migliore è a circa 30 km da casa:
Non importa: viaggerà tutti i giorni per frequentare la scuola e capirà che le cose migliori, nella vita, bisogna conquistarle con fatica. (A)
Meglio optare per una scuola più facile da raggiungere, anche se di qualità un po’ inferiore. (B)
Dopo aver barrato le risposte ai dieci quesiti qui sopra, contate le A e le B che avete totalizzato.
– Tra 7 e 10 A
Se avete totalizzato tra 7 e 10 A, siete una perfetta mamma tigre. Per voi non esiste altro voto in pagella che 10 e, se c’è da praticare uno sport, si compete per una medaglia. Ovviamente
d’oro.
– Tra 7 e 10 B
Se avete risposto tra 7 e 10 volte B invece, siete un’italianissima mamma chioccia. Per voi il sorriso del vostro bambino viene prima di ogni cosa. E non c’è capriccio che non valga la pena soddisfare.
– A e B sono pari
Se avete dato risposte equamente divise tra A e B, benvenute tra le mamme riccio, quelle che non hanno certezze.
Ogni decisione presa vi sembra sempre quella sbagliata ma su una cosa non avete dubbi: nasce dal cuore.
La mamma riccio. Come crescere i figli con dolcezza, senza dimenticare gli aculei, BETTA CARBONE