“Sapeva leggere Novecento. Non i libri.
Quelli sono buoni tutti.
Sapeva leggere la gente, i segni che la gente si porta addosso, posti, rumori, odori. La loro terra, la loro storia, tutta scritta addosso.
Lui leggeva e con cura infinita catalogava, sistemava, ordinava in quella immensa mappa che stava disegnandosi in testa.
Il mondo magari non l’aveva visto mai, ma erano quasi trent’anni che il mondo passava su quella nave.
Ed erano quasi trent’anni che lui su quella nave lo spiava. E gli rubava l’anima”
(Max Tooney, in: “La leggenda del pianista sull’oceano“, film, 1998 – regia: Giuseppe Tornatore – tratto da: Alessandro Baricco – “Novecento“)