Ossessione, incanto, carezza della sera, mi osservi mentre mi abbandono sul tuo petto e con occhi smarriti cerco le tue dita che con pressione leggera sulla mia carne divenuta tastiera, componi quella musica che mi toglie il respiro. D’impeto il desiderio scorre nelle vene, il tuo profumo, la tua pelle, il tuo calore diventa perversione. Ossessione, il contatto delle tue labbra umide, sazie di quel calice di piacere, da cui hanno sorseggiato amore. Placato il tuo ardore riposi fra i miei seni e la tua voce mi sussurra la tua compiaciuta voglia di avermi avuto tua per questa notte!!!!
(Mirella Narducci)