Solo in camera, a guardare la paura davanti a me, quella paura gelida che rende grigio e blu scuro tutta la mia vita, la guardo intenso negli occhi, perchè voglio liberarmi di lei, la stringo dal suo filo, dentro le mie mani congela e si espande, e il mio cuore trema e grida, pregandomi di non farla arrabbiare, quella paura cattiva e pericolosa che punge con il suo ago nella mia testa, nel mio stomaco, nel mio intestino, e gli dico (Ora mi sono stufato di te, mi hai fatto piangere, ed io ho finito le lacrime) e lei ride e mi sbeffeggia, ma con coraggio strappo quel filo che ho tra le mie mani, ormai da lei congelate, ed essa lentamente si dissolve davanti a me, scomparendo nel buio della stanza, così finalmente le mie mani tornano a scaldarsi e il mio cuore a calmarsi, riuscendo così a prendere sonno con il sorriso, perchè ora so che domani non avrò più paura.
(Ejay Ivan Lac)