Dio onnipotente scegliesti la montagna per insegnarci le tue leggi, non la più alta, ma accessibile, proponendoci il Sinai per indicarci l’umiltà e non l’altezza superba delle altre. Beato quell’uomo, scelto fra ogni altro uomo, che potè inginocchiarsi di fronte al tuo bagliore e prendere conoscienza del tuo essere. Ora è tempo, si avvicina la resurrezione e Tu c’insegni che nulla è perduto, l’occasione per noi tutti di credere ancora, la cerchiamo nel cambiamento, repentino che ognuno porta dentro nel cuore. Libero arbitrio, siamo noi che possiamo con la forza spirituale superare ostacoli, abitudini negative e completarci in uomini credenti. Siamo come gli alberi, i nostri semi daranno frutti, si moltiplicheranno e ogni fioritura sarà più bella, se Tu nostro giardiniere, c’insegnerai l’amore.
(Mirella Narducci)