Inchinati ora davanti a me, resta in mobile davanti ai miei piedi, tu che mi hai sempre giudicato con tutti, resta in silezio e taci, perchè ora chiuderò la tua bocca con il mio piede, ti sputerò in testa per farti sentire il dolore dentro di me, tu che della mia anima non sai nulla, che parli senza neanche ascoltare il suono dei miei pensieri e il pianto del mio cuore, resta giù davanti a me e guardami dal sotto, perchè ciò che hai davanti è una tua creazione, e del resto delle nullità…
(EJAY IVAN LAC)