Laura ha sempre sognato quelle scarpe che da piccola guardava in quella vetrina, lei che alla sua età guardava la luce di Alicia Alonso, Margot Fonteyn, Darcey Bussell, donne che assorbivano il suono e i colori della musica, facendone energia per il loro spirito, che muoveva il corpo per disegnare nell’aria quello che le loro parole non riuscivano a dare, e lei si innamorò di quel mondo, quella voglia matta di volare leggerà nel vuoto, davanti ai volti affascinati di chi l’avrebbe guardata.
Così cominciò la sua strada, tra le parole invidiose di chi la circondava prendeva coraggio e forza, per scavalcare quell’onda altissima che l’avrebbe portata al suo grande scopo, più cresceva e più il suo cuore batteva fortissimo, ascoltando ogni tipo di ritmo e musica che l’accompagnava nelle sue giornate, mentre la vita scriveva su la macchina da scrivere della sua anima, lei si sentiva sola, in un mondo in bianco e nero che si sarebbe colorato solo quando avrebbe visto dal vivo quei visi di stupore di gente sconosciuta, i volti di chi l’ha sempre giudicata, gli occhi di chi cercava di buttarla giù, lei si sentiva un’angelo, diversa da altri, mentre tutti si arrendevano e lavoravano in posti comuni, lei sognava qualcosa di più importante, perchè sapeva che portare avanti il suo sogno e la sua passione l’avrebberò fatta alzare dal mondo, avere quella sensazione di potere sul proprio destino, essere una guerriera di se stessa, quel sogno per lei era come l’acqua che la teneva in vita, come la luce del sole che scaldava il suo cuore, l’unica fonte vitale che la rendeva felice, e non si fermava davanti a nulla, ogni picolezza offerta per lei era una grande cosa, perchè per essere uno dei tanti meravigliosi angeli del mondo devi saper assaggiare ogni piccolo gusto di ogni piccola esperienza.
E mentre le ore dei giorni passavano lente, la sua strada diventava sempre più veloce, la sua tecnica migliorava giorno per giorno, i ragazzi facevano la fila per vedere il suo corpo muoversi diversamente dalle altre, attraeva e affascinava chiunque la guardasse, mentre il sole illuminava la palestra dove si allenava il suo cuore d’un tratto si affaticò, e il suo corpo cadde a terra… lo sguardo si offuscò sempre più, prese un forte respiro per non svenire, strinse i pugni e cercò di rialzarsi in piedi, perchè aveva ancora un conto in sospeso con il mondo e con lei stessa, ora che stava con fatica costruendo la sua strada non poteva andarsene così, mentre le sue amiche la circondarono per assicurarsi il suo bene lei le guardo e sorrise “Stò bene, non preoccupatevi”
E da quel giorno non mollò mai la corda che strisciava tra le sue mani, bruciando la sua pelle, la stessa corda che la portava dritta al successo, davanti a centinaia e centinaia di persone lei danzò come non mai, ormai il suo nome aveva distrutto tutti i muri e gli ostacoli che il mondo gli lanciava sul viso, e lei riuscì come una guerriera ad arrivare a quel meraviglioso palco scenico che aveva sempre sognato…
E nel Agosto del 1987 il suo cuore si spense insieme alla sua anima, mentre lei chiuse i suoi occhi, ma non fu un dolore, ma un traguardo, sia lei che il suo cuore sapevano che avevano realizato insieme qualcosa di meraviglioso, e che la passione che batteva dentro di lei era riuscità a fagli vedere i volti di quelle persone affascinate che aveva sempre sognato da piccola….. i ricordi rimangono incisi su quella strada, la strada di una ballerina….
(EJAY IVAN LAC)