Leggere le Poesie Di Natale è Bellissimo, se poi sono Poesie Di Natale D’Autore, è ancor più bello perché si riscopre questa festa attraverso le parole che provengono dalla tradizione.
Natale,
bellezza divina,
luce che brilla,
sostanza del cuore.
E’ Natale,
quando il cuore
è nelle cose,
quando l’anima si espande
nella condivisione.
E’ Natale,
un Sacro Natale,
quando si sorride
con gioia alla vita
quando non si smette
si seminare speranza,
quando il donare,
è più forte,
dell’avere.
E’ Natale, solo
nel tuo cuore.
Stephen Littleword, Natale
*
E’ NATO GESU’
Il gregge stanco ansando riposava
sotto le stelle nella notte fonda.
Dormivano i pastori. Il tempo andava.
Qund’ecco una gran luce il cielo inonda.
E’ mezzanotte. Ed ecco un dolce canto
suona per l’aria, in armonia gioconda.
Si destano i pastori, al gregge accanto,
e ascoltano: “Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra all’uomo!”. O dolce incanto!
E’ nato un bimbo tutto luce e amore.
In una stalla, avvolto in pochi veli,
povero è nato e pure é il Re dei cieli.
E dice a tutti: “State cuore a cuore,
come fratelli! Non odiate mai!
L’anima che perdona è come un fiore.
Chi crede in me non perirà mai”.
Ettore Bogno
*
Il Mistero di Natale
La Luce guardò in basso
e vide le Tenebre:
“Là voglio andare”
disse la Luce.
La Pace guardò in basso
e vide la Guerra:
“Là voglio andare”
disse la Pace.
L’Amore guardò in basso
e vide l’Odio:
“Là voglio andare”
disse l’Amore.
Così apparve la Luce
e risplendette.
Così apparve la Pace
e offrì riposo.
Così apparve l’Amore
e portò vita;
questo è il mistero del Natale.
L. Hausman
*
C’ ERA
L’agnello belava dolcemente.
L’asino, tenero, si allietava
in un caldo chiamare.
Il cane latrava
quasi parlando alle stelle.
Mi svegliai…Uscii. Vidi orme
celesti sul terreno
fiorito
come un cielo capovolto.
Un soffio tiepido e soave
velava l’alberata:
la luna andava declinando
in un occaso d’oro e di seta
apersi la stalla per vedere se Egli
era là
C’era.
Juan Ramon Jmenez
*
Natale Non è per Tutti
Conosco questo Natale
questa neve che sa di antico
che scende lenta a parlarci
con il suo tempo che è tempo di sempre.
Non il nostro tempo
ma quello della volpe
che ora mi attraversa la strada
con il suo passo di paura.
Forse, anche per lei sarà Natale
non vi sono orme d’uomo nella neve.
Come è distratto mio figlio
per la testa ha regali da scartare
e si è lasciato sfuggire la madre
che torna alla tana.
Conosco l’assenza rigata di pianto.
So che il Natale non è per tutti.
Lontano è il tempo quando bambino
pensavo il Natale nel cuore di ognuno.
Conosco questa strada e questo bosco
che sa di casa mia e il fuoco caldo di sempre.
Luciano D’Agostino
*
Natale al Caffè Florian
La nebbia rosa
e l’aria dei freddi vapori
arrugginiti con la sera,
il fischio del battello che sparve
nel largo delle campane.
Un triste davanzale,
Venezia che abbruna le rose
sul grande canale.
Cadute le stelle, cadute le rose
nel vento che porta il natale.
Alfonso Gatto
*
Vespro di Natale
Incappucciati, foschi, a passo lento,
tre banditi ascendevano la strada
deserta e grigia, tra la selva rada
dei sughereti, sotto il ciel d’argento.
Non rumore di mandre o voci, il vento
agitava per l’algida contrada.
Vasto silenzio. In fondo, Monte Spada
ridea bianco nel vespro sonnolento.
O vespro di Natale! Dentro il core
ai banditi piangea la nostalgia
di te, pur senza udirne le campane:
e mesti eran, pensando al buon odore
del porchetto e del vino, e dell’allegria
del ceppo, nelle lor case lontane.
Sebastiano Satta
*