Mamma…
Non vi sono parole per descriverla… non ne esistono…
Una persona fuori dal comune e fuori dalle righe… chi l’ha conosciuta sa di cosa parlo…
Lei ha lasciato la lezione più grande che potessi ricevere: il coraggio.
Il coraggio di vivere, il coraggio di tentare, il coraggio di morire…
Lei che era aggrappata alla vita con le unghie e con i denti…
LEI era una persona che adorava la vita, il profumo dei fiori, gli animali, si stupiva di qualsiasi cosa anche quella che poteva sembrare la più banale per gli altri, lei la osservava con attenzione e le dava un significato particolare e profondo… Come lei… una persona profonda… particolare… preziosa…
LEI che era di un altruismo unico e non si preoccupava mai di se stessa…
LEI che da 6 anni combatteva con QUEL male orribile che aveva fatto tutte le cure possibili e che era stata sotto controllo costantemente, armata di un coraggio e di un ottimismo invidiabili…
LEI che era un esempio per tutti, un esempio di onestà, di correttezza, di rispetto, di virtù, di onorabilità… Ma qualsiasi parola anche la più sdolcinata, la più poetica, la più bella, risulterebbe sempre banale dinanzi al suo essere…
Lei era lei… Non rara…ma UNICA…
Ma ora anche se mi ha lasciato tante lezioni di vita importanti, andare avanti senza di lei mi sembra impossibile… e come un uragano, un terremoto che spazza via cose e persone così è stato quel giorno per me… quando ti hanno strappato alla vita, hanno spazzato via tutto in me… e non mi sento coraggiosa nè niente di simile… ma solo svuotata…
Senza te mi sembra di impazzire… e fa troppo male… troppo male… mamma…
Mamma… da quel giorno mi sento come se mi avessero rubato l’anima… come se l’avessero calpestata ogni giorno, poco alla volta e con sempre più foga… fino a sfinirmi, perché è così che mi sento… ogni giorno sempre più stanca… sempre più sfinita…
Mamma… mi hai lasciata da sola ad aspettare, in un angolo, il tuo ritorno.
Mi sono fatta piccola piccola e non ho emesso più alcun rumore in quest’anfratto di mondo che mi hai riservato nell’attesa di te.
Ora mi sorridi in immagini statiche, foto incorniciate con le quali adorno casa… ma quanto fa male poterti vedere solo così ormai…
Mamma… il faro della mia vita… ora vago senza meta nell’oscurità che diventa sempre più fitta… Mi manchi sempre di più… Torna da me…
Senza te non ce la faccio… il male di vivere si è impossessato di me… Sono trascorsi 4 anni, 4 mesi e 4 giorni, ma a me sembra appena successo e lo shock è ancora più forte di allora…
La mia vita era a colori quando c’eri tu, ma ora è buia e di un silenzio assordante che non mi fa vivere…
Questa rosa era come te… rispecchiava il tuo essere…