Una foto mi ha portato là dove il tempo si è fermato, dove i balocchi miei compagni riempivano le giornate, canti di ninne nanne cullavano il mio sonno. Tutto ai miei occhi era meraviglioso! Piccola donna giocavo a far la mamma con la serietà d’adulta, i grandi sorridevano di quel fare scimmiottesco assunto per sembrar già grande. Voglie di gelati, zuccheri filati, caramelle, provviste che gonfiavano le tasche d’un grembiule gigante. Quanti suoni riempivano i silenzi, la radio, i carillon, un tamburo incubo di nonno, ma la musica più bella era una voce, quella calma, dolce, serena della mamma. nelle miei notti di pianto ritorno bambina e lei ancora mi chiama, Mirella.
Infanzia
Post precedente