La vita è per noi ciò che in essa immaginiamo.
Per il contadino per il quale il suo campo è tutto, quel campo è un impero.
Per Cesare il cui impero gli sembra ancora poco, quell’impero è un campo.
Il povero possiede un impero; il grande possiede un campo.
In realtà non possediamo altro che le nostre sensazioni;
su di esse, dunque, dobbiamo basare la realtà della nostra vita,
piuttosto che su quello che esse vedono.
FERNANDO PESSOA, IL LIBRO DELL’INQUIETUDINE