L’intera essenza dello Zen consiste nel camminare camminare sul filo del rasoio dell’adesso: essere così totalmente, completamente presenti che nessun problema, nessuna sofferenza, nulla che non sia cio’ che siete nella vostra essenza puo’ sopravvivere in voi. Nell’adesso, in assenza di tempo, tutti i vostri problemi si dissovono. La sofferenza necessita del tempo; non puo’ sopravvivere nell’adesso.
Il Potere di Adesso, Eckhart Tolle
*
Per meditazione noi intendiamo
qualcosa di fondamentale e di molto semplice,
che non si ricollega ad alcuna cultura particolare.
Noi parliamo di un atto davvero fondamentale:
sedersi per terra, assumere un postura corretta
e coltivare la sensazione di avere il proprio spazio,
il proprio posto s questa terra.
Trungpa
in Taisen Sensei, Meditare con lo zen
*
L’unica rivoluzione possibile è assumersi l’intera responsabilità: “Io sono la causa della mia sofferenza. Di conseguenza posso essere la causa della mia beatitudine”. Questa affermazione riassume in sé l’essenza della ricerca del Vero, del sufismo e dello Zen. La religione essenziale implica assumersi l’intera responsabilità di qualsiasi cosa si è. In quel caso, immediatamente affiora un’intuizione: “Se io sono responsabile della mia sofferenza, allora la cosa è semplice: la posso abbandonare. È una mia scelta; ragion per cui posso non sceglierla più”.
Osho, Il Velo Impalpabile
*
Va col vuoto tra le mani, poiché questo è tutto. Questo è il mio dono. Se riesci a portare il vuoto tra le tue mani, allora ogni cosa diventa possibile. Non portarti dietro i tuoi pensieri, la tua conoscenza, non portarti dietro niente di ciò che riempie il secchio, e che non è altro che acqua, perché altrimenti guarderai sempre e solo il riflesso, e nient’altro. Nella ricchezza, nei beni materiali, nella casa, nell’automobile, nel prestigio, tu non vedrai che il riflesso della luna piena nell’acqua del secchio, mentre la luna vera è li, in alto, che ti aspetta da sempre. Lascia cadere il secchio, cosi che l’acqua sfugga via, e con essa la luna. Solo questo ti permetterà di alzare lo sguardo e vedere la vera luna nel cielo; ma prima devi avere conosciuto il sapore del vuoto, devi lasciar cadere il secchio della tua mente, dei tuoi pensieri: non più acqua, né luna. Il vuoto nelle mani.
Osho, Dieci Storie Zen
*
Non si ripete due volte questo giorno… scheggia di tempo grande gemma.
Mai più tornerà questo giorno. Ogni istante vale una gemma inestimabile.
Nyogen Senzaki – Paul Reps, 101 storie zen
*
L’insegnamento zen è come una finestra: all’inizio la guardiamo, e vediamo soltanto il riflesso indistinto del nostro stesso volto, ma nel momento in cui impariamo, e la nostra visione si fa chiara, diventa chiaro e perfettamente trasparente anche l’insegnamento, quindi vediamo attraverso. Vediamo tutte le cose: il nostro stesso volto.
Stephen Mitchell, Dropping Ashes on The Buddha
*
Za significa sedere senza fare nulla. Zen significa che in quello stare seduto, quando non stai facendo nulla, t’imbatti in te stesso, incontri te stesso, vedi te stesso. Ciò è Zen, dhyana, meditazione. La parola zazen è bellissima. “Sedere e guardare dentro se stessi” – questo è il suo significato.
Osho, Il canto della meditazione
*
Lo Zen aiuta a tornare con i piedi per terra: voi tutti vivete appesantiti da un passato che muta il futuro in immaginazioni che impediscono di vedere la realtà per ciò che è. Lo Zen è un invito a guardare lo splendore dell’esistenza, e insegna come immergersi nella verità della vita tornando a coltivare la propria semplicità e la naturalezza.
Osho, La Danza della Luce e delle Ombre
*
Con inesauribile gentilezza, la vita offre sempre quello che ci è necessario imparare. Che siate a casa o lavoriate in ufficio, il prossimo maestro balzerà fuori.
Charlotte Joko Beck, Niente di speciale
*
Tu non sei solo il corpo, non sei solo la mente; sei molto di più: sei un mistero che non può rientrare nei imiti di alcun linguaggio. Questi aneddoti sono sforzi nati dalla compassione: l’intento è permettere alla tua attenzione di soffermarsi sulla realtà del tuo mondo interiore, inspiegabile e inesprimibile. Lo Zen vi tratta come fiori di loto: dovete aprirvi al cielo, alle stelle. Nel vostro aprirvi consiste la vostra libertà, nel vostro aprirvi dimora la vostra dignità, nel vostro schiudervi si trova il vostro splendore. La mente è un servo ed è diventata il padrone. In quanto computer è ottima, è un miracolo della biologia, ma non è affatto il padrone. Tu hai totalmente dimenticato il padrone e, in sua assenza, il servo è diventato il padrone: risvegliati al trascendente, a ciò che dimora in te!
Osho, La Ballata del Cuculo Solitario
*
Esci dalla tua mente per vedere chi sei, in cosa consiste la tua dimensione, allorché la mente non è presente. E all’improvviso scoprirai come hai vissuto finora, in uno stato di assoluto ribaltamento: il padrone è praticamente assente e il servo è diventato il padrone! Questo intero universo ci appartiene e tutte le dimensioni sono nostre. Ovunque la tua natura originale ti porti, ovunque ti conduca la tua spontaneità, quella è la nostra casa. Lo Zen rende questa intera esistenza la nostra casa.
Osho, La Ballata del Cuculo Solitario
*
1 commento
Non fare nulla e guardarsi dentro…lasciare cadere il secchio e l’acqua scorrer via….liberarsi del passato e…
Ohso e lo Zazen…ma anche Dianetica, Traing autogeno…auto-analisi…Lo shopping al Market della meditazione liberante lo sguardo sul mondo si adatta a tutti i gusti personali. Perchè no? Caution per quanto riguarda il vissuto trascorso: esso può venir retrocesso dove? Nella memoria inconscia o smontato pezzo pezzo.Nessuna terapia potrà mai annullare del tutto il già-stato-traumatico come un non-esserci-mai -stato. La mente non è solo un registratore di cassa al quale si possa cambiare l’assetto numerico. Più che cancellare il trauma mediante taroccamenti attentivi possiamo conviverci decrittando ciò che di positivo ci suggerisce.