Lui ha donato tanto e ha vissuto la sua vita amandola, abbracciando le persone più deboli, più sconfortate, più tristi, dando loro una luce e la speranza di credere di poter fare e superare qualunque ostacolo con fatica e sudore,ma,soprattutto di credere che nessuno è inutile e che ognuno ha qualcosa da donare.
Ha insegnato loro con umiltà che noi non siamo esseri superiori soltanto perché possiamo fare uso delle gambe,delle braccia,degli occhi.
Ha insegnato loro a capo chino che l’uomo è capace di amare ed ha necessità di qualunque persona incontri sul suo cammino per compiere questo atto di coraggio.
Come un soldato ha ammesso le sue paure dinanzi alla vita.
“Non sono i morti a spaventarmi.Sono i vivi a farmi paura”. L’odio, la guerra, il potere che distruggono ogni cosa.
Amare la vita, amare l’altro, è un atto di coraggio. Perché le vere battaglie non sono mai quelle in cui impugni delle armi e ne esci vincitore.Le vere battaglie sono quelle in cui conquisti un abbraccio,stringi una mano,prendi a cuore e nel cuore qualcuno. In quel momento,vinci te,vinci ogni muro tu possa mettere tra te e l’amore.
Lui ha preso per mano e ha stretto senza mai mollare.
Penso che lui oggi mi vorrebbe dire questo…
“Ama come sai amare e finché puoi perché questa è la parte migliore della tua vita che niente e nessuno ti porterà via.Nessuna medaglia,nessuno orgoglio,nessuna vittoria.Soltanto amore dentro ed intorno a te”.
Ed io a nome suo vorrei esprimere a tutte quelle persone che l’hanno conosciuto e hanno creduto che lui fosse lì per loro, che lui li ha amati e li ha presi dentro il suo cuore perché erano loro lì per lui a ricordargli che la vita è amore e nulla più.
-Alessia Auriemma-
Lui ha donato tanto e ha vissuto la sua vita amandola
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