S’infrangevano le onde ai miei piedi, ritirandosi scavavano piccole voragini, come a volermi trascinare con loro, l’invito ripetuto più volte mi faceva arretrare, il timore di accettare il richiamo mi tratteneva pensierosa ad osservare il mare. Il tramonto era dolce, riflessi sull’acqua accompagnavano il calar del sole che rovente s’immergeva negli abissi, certo che al mattino ancora in quel cielo brillava. Mentre le mie certezze fluttuavano come le maree, piena delle mie paure, delle mie ansie dai suoi marosi volevo rubare la forza perpetua della sua grandezza e vedere sempre come nei suoi orizzonti cieli porporini pieni di promesse.
(Mirella Narducci)