Accovacciata sulla rena rimiro le onde che arrivano una dietro l’altra a baciar la riva. La risacca, dalle creste argentee si stende sulla sponda e la bagna mentre i tuoi occhi, emersi dai fondali profondi, mi guardano azzurri, luce unica come il mare che riflette e brilla, in essi mi perdo e lasciando al mare la salina diventano dolci, or son calmi laghi. Mentre un tramonto muore, cangianti si posano come la notte su di me e parlano, parlano in quel loro dire silenzioso fino all’alba.