Ieri sono salito su quel colle, dove stà il tuo rifugio, l’eremo che hai scelto, questo mio pellegrinare fino alle tue porte m’ha reso la salita lieve. Azzurro il cielo fa da tetto al severo edificio, lo abbraccia, un suono di campane si perde verso il mondo. Eccoti, i tuoi compagni, la tua stanza, il tuo abito semplice ma ricco d’una beltà che avvince. Ancora oggi rivedo il tuo sguardo felice che ha dissipato in me l’amarezza di aver perduto la tua età più bella. Sentivo i tuoi fratelli festosi gridare al frate anziano: ” Padre, padre, padre ” Questo grido mi ha reso cieco, tu mi hai preso la mano che si è stretta all’altro, quel tocco m’ha ridato la vista, l’amore e nuova fede.
(Mirella Narducci)