Ha aperto un libriccino che aveva dimenticato in un cassetto, sotto un mezzo secolo di appunti, vecchi portachiavi e stemmini da appuntare sul berretto da sci, matite e due stilografiche con l’inchiostro ormai secco.
Ha visto che le sue pagine erano bianche.
Sorpreso, ll’ha sfogliato tutto e niente… nemmeno una parola, un segno.
Ha chiuso gli occhi cercando di ricordarne il contenuto ma non gli veniva in mente nulla.
Si è sforzato con la memoria visiva e poi….così, a sprazzi, ha rivisto quello che un tempo aveva scritto.
Ma, come compariva così si scoloriva e veniva sostituito in un turbinio di lettere da altre parole, altri nomi, luoghi…pensieri e ragionamenti.
Ha riletto e ha capito il suo egreto.
Era giusto fosse così e non poteva essere altrimenti.
Da ragazzo in quelle pagine s’era raccontato la storia del suo primo amore, dall’inizio alla fine, con tutto quello che un giovane romantico (tutti così a quell’età, poi…..) vedeva e prevedeva della sua prima esperienza.
Quello che, dicono, non si scordi mai.
C’era proprio tutto, anche la fine.
Ma, adesso, le nuove parole che lo riempivano raccontavano un’altra storia, diversa.
E’ la storia del suo ultimo amore.
Manca ancora una fine.
Quello che ricorderà effettivamente per sempre.
Anche oltre la sua vita.
Manoscritto
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1 commento
mi sono comossa molto leggendo il manoscritto come è vero , tutto sembra uguale e poi all’improvviso tutto cambia e sembra possa succedere solo a te ed invece scopri che è storia di tutti ma solo il vero amore ricorderai tutta la vita quello senza la parola fine.