Lontano nella memoria, in questo tempo affiorano ricordi, sensazioni, odori che mi riportano all’infanzia. Sono profumi semplici, echi rustici, il chiocciare di galline e un frignare di cicale sotto un sole caldo. Visione d’un orto abbandonato, dove da una terra scomposta spuntano selci e ortiche, suscita il pianto, il disordine che devasta il giardino e il cuore. Immota l’aria ti sommerge coi suoi odori di aspre zagare e la tua gioventù ti viene incontro e tu la guardi sorpresa mentre danzando ancora una volta s’allontana.
Richiami del passato
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