L’albero piange, affonda le radici nella terra nuda, essa invasa, trapassata dalla forza grande allarga le sue zolle e assorbe il seme. Nutrita dall’attenzione di un amore divino, cresce la pianta. Fratello, amico infoltisce le fronde rigogliose e belle. Parlano agli uomini di giorni felici, di folletti, carezze di vento. E’ primavera e la foresta tutta freme in un brusio di parole, l’albero parla come ad un amico e nel suo apparire silenzioso rincorre muto il suo destino.
(Mirella Narducci)