Parte di me come solo me stessa lo era… eri la spiegazione al mio vivere
avevi capito come essere me… mi guardavi e ti amavo, mi stringevi e ti volevo,
mi parlavi e ci capivamo… che amore senza affanno, lacrime di goduria sul mio cuore, non esisteva altro paradiso se non quello, Amore mio… mio amante, mio addio e ritorno, mio re e servitore.. eri il mio oblio e appoggio, non sapevo definirti un ruolo ma non eri lontano dall’essere il mio DIO fatto uomo… che peccato in queste parole, che errore in questa fiducia… abbattuta, senza voglia di capire, non troverò mai plausibile rispota a questo male… vorrei odiarti, perché ladro sei del trono dove ero regina e padrona di tutto ciò che ero… hai violentato il mio rispetto, come fosse nulla e non saprò risalire, dalla mia vergogna, affidata a chi amava e tradita da chi giocava all’amore… vorrei perdermi nella morte della ragione e cedere, alla tentazione dello stupore, per farmi ingenua e spiegarmi il tuo saper giocare…
Donna, non potevi vincermi… ci sei riuscito e crolla come sabbia ogni mio credere… lascia stare la compassione, non soffrire ipocritamente per me…
Volevo solo essere amata!
Volevo solo essere amata!
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1 commento
Le tue parole sono toccanti, tristi e dolcissime allo stesso tempo, ma più di tutto sono vere.
E se la tua descrizione è di un’esperienza personale, capisco questo tuo dolore e condivido le tue emozioni contrastanti, perchè sto vivendo o meglio morendo per lo stesso dolore…