Dedicato a mio padre
uomo fondamentale
nella mia vita
(Scritto attraverso l’immaginazione di mio figlio Filippo)
Ciao, mi chiamo Filippo e sono un bambino di 36 mesi che frequenta l’asilo nido. Sono nato nel 2007, in una bella giornata di sole e guardate un po’ era anche l’ onomastico di mio papà. Il mio papà si chiama Luca e la mia mamma Francesca. La mamma mi ha detto che il giorno che sono nato il mio nonno Peo ha appeso alla porta di casa un cartello con l’augurio di benvenuto a me, che sono Lippo.
Non posso ricordarmi tante cose di quando sono nato però la mamma mi racconta che il mio nonno Peo mi veniva a trovare tutti i giorni con la Nina, la mia nonna e che mi portava fuori a passeggio con la mia mamma.
Io pero’ il mio nonno lo ricordo sempre a quattro ruote anche se prima qualche volta mi svigliavo accanto a lui se non sopra il suo stomaco, e che bello che era.
Adesso vado all’asilo perciò la nanna la faccio li e quando esco ogni tanto la mia mamma mi porta da Peo e Nina e facciamo il girononno che a me piace molto. Anche al nonno piace però.
Alle volte mi arrampico sulla carrozzina del mio nonno e salto di qua e di là, e la mamma e la nonna ridono.
A me piace pensare che il mio papà Luca lavora con l’avvitatore e col trapano, anche io ho un trapano, quello di Manny tuttofare e un giorno ho cercato di aggiustare il nonno con qualche vite e un paio di bulloni.
Altre volte quando sono a casa di Peo e Nina gioco con le costrusioni e faccio delle alte colonne tutte colorate però quello che mi piace di più è correre e saltare. La Nina un giorno mi ha fatto vedere le grafie di nonno Peo e aveva le gambette come Lippo e saltava come un capriolo.
Io non l’ho mai visto un capriolo ma sicuramente assomiglia a mio nonno Peo.
Ora il mio nonno parla poco e la mamma mi dice che è perchè ha la bua ma a me piace lostesso il mio nonno Peo.
Quando parla usa una cosa strana trasparente e poi la mamma scrive qualcosa, booh io non ci capisco niente però il mio nonno ha due grandi occhi azzurri che raccontano di luoghi e giorni lontani, ma c’ero anch’io in quei giorni.
Io voglio molto bene al mio nonno Peo e alla Nina e quando la mamma va a trovarli voglio venire anch’io perchè li c’è anche il giardino e posso correre e saltare.