Nella tua tela di ragno son caduta, intrappolata senza via d’uscita rimango imprigionata, dai tuoi dialoghi assurdi, labirinti che conducono sempre alle tue verità. Ti piace compiacerti della tua abilità oratoria che zittisce e oscura tutti. Basta un tuo umore diverso e gia sei un altro, non c’è rifugio o scudo per sottrarsi a domande che come dardi colpiscono un cuore gia spezzato. Quella grande ragnatela è là che aspetta, tessuta in tempo forte vuole la sua preda. Con tutta la mia forza sbatterò le ali e in alto troverò riparo, fuori dalle tue perniciose ragioni, farò di me, spirito libero.
La prigione del cuore
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