Il passato è più facile da leggere:
uno si volta all’indietro e, potendo, dà un’occhiata.
E poi, sia come sia, esso rimane sempre impigliato
da qualche parte, magari a brandelli.
A volte bastano soltanto l’olfatto e le papille gustative,
è notorio: lo sappiamo da certi
romanzi, anche belli. Oppure un ricordo,
quale che sia: un oggetto visto nell’infanzia,
un bottone ritrovato in un cassetto, che so, una persona
che essendo un’altra te ne ricorda un’altra,
un vecchio biglietto del tram.
Antonio Tabucchi, da “Si sta facendo sempre più tardi”
3 commenti
Ho visto in biblioteca questo libro, avrei voluto prenderlo, me lo consigli? 😀
E’ un libro davvero stupendo, Ele, ho acquistato Il poeta è un Fingitore di Pessoa, una straordinaria scoperta GRAZIE a te! 🙂
Elisa, è un libro che consiglio a tutti! Il modo di scrivere di Tabucchi è particolare, qua si tratta di un romanzo d’amore in forma di lettere. Tante storie, insomma. Ma ricco di riflessioni e di spunti!
Stefi, felice di essere la causa di una scoperta così bella! =)