L’angelo che dietro di me sospira è paziente, aspetta con cura che la mia vita scorra. Lo immagino come questo giovinetto qui sopra, scarmigliato con gli occhi da putto innamorato. Soave bimbo dal cuore intrepido e saldo che a viso aperto protegge ogni mio fare. Che bello pensarti cosi, è come cancellare il mistero buio e triste che avvolge le nostre vite. Invisibili custodi, operate come più potete e accanto a noi ridete, piangete. E quando il giorno è finito a volte ho creduto di sentirti accanto, in ginocchio rapito in preghiera e te ne sono grato.
(Mirella Narducci)