Quell’essere fragile vulnerabile che in noi si chiude ha mille volti,cento voci e un solo unico orecchio, che ode strane preghiere, lascive lusinghe, ascolta ogni dire, anche il bisbiglio più remoto. E’ il fratello nero, amore e odio, quella presenza vicina che vorremmo lontana.A lei dobbiamo gli errori, le costrizioni i mancamenti e lei in silenzio si prende le colpe, inerme impunita la nostra coscenza il nostro profilo dell’essere, compagna di vita mai ci abbandona. Quanti rossori ha procurato, quante volte l’abbiamo tradita, quante parole ha suggerito, nel bene e nel male. Cosi nel terreno cammino, ogni notte valuteremo con lei le ore passate e lei al cuore più saldo regalerà il riposo.
(Mirella Narducci)